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Ricerche e scavi di protostoria padana

Pianvalle

Il sito di Pianvalle è posto a mezza costa sulle pendici orientali del Monte Caprino, uno dei bassi rilievi che chiudono a sud-ovest l'attuale città di Como e costituiscono la struttura portante di un'ampia area boschiva di grande interesse naturalistico, la Spina Verde . Qui si estendeva, dalla fine dell'età del bronzo fino all'evento traumatico delle invasioni galliche dell'inizio del IV secolo a.C., l'abitato corrispondente alla Como indigena, appartenente alla cultura golasecchiana. La città fu in seguito rifondata dai Romani sulle rive del lago, con il nome di Novum Comun .
La località è nota fin dal 1901, anno in cui venne segnalata la presenza di una grande roccia con incisioni rupestri: nel 1968, proprio ripulendo questa roccia ormai ricoperta dalla vegetazione, un gruppo di appassionati di archeologia rinvenne le prime strutture di un complesso e articolato "quartiere" della Como preromana. Gli scavi furono diretti dal 1971 da F. Rittatore Vonwiller e dal 1976 al 1979 da Nuccia Negroni Catacchio, per conto dell'Università degli Studi di Milano in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia e con la Società Archeologica Comense.

Le incisioni rupestri

Le incisioni testimoniano l'inizio di una frequentazione abituale del sito presumibilmente nell'età del rame; a tale epoca vengono infatti riferite alcune raffigurazioni incise sul lato scosceso della grande roccia già in parte nota (e individuata ora con il n. 2): in particolare un'ascia immanicata che trova confronti con le asce-martello in pietra dell'Eneolitico e un simbolo vulvare accompagnato all'interno e all'esterno da coppelle di diverse dimensioni, strettamente collegato al primo.Un elemento di particolare interesse è stato rinvenuto sulla roccia n. 3, che si eleva piuttosto scoscesa a oriente della n. 2: un simbolo antropomorfo a phi , con protuberanze superiori corniformi e corpo subcircolare attraversato da una lunga linea. la figura è stata gravemente manomessa nel tentativo di asportarla abusivamente.

La roccia n. 2 presenta una grande parte piana sommitale, interamente ricoperta da una fitta serie di incisioni in cui sono ben riconoscibili le ruote interpretate come simboli solari, una figura reticolare, gli insiemi di coppelle formanti rosette o motivi geometrici. La datazione del complesso è incerta, ma poiché, almeno in parte, le incisioni risultano coperte dalle strutture dell'abitato, possono essere considerate anteriori all'età del ferro.

Altre incisioni, per lo più coppelle semplici o unite da canalette, sono state rinvenute sulla roccia n. 4, situata a nord-est della n. 2, quasi totalmente coperte dalle strutture dell'insediamento, mentre figure cruciformi, probabilmente di epoca storica, occupano la roccia n. 1, posta al limite sud-orientale dell'insediamento.

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